Ernesto Monaci

Nasce a Soriano nel Cimino il 20 febbraio 1844, figlio di Rosa Panunzi e di Anacleto, governatore baronale nel feudo Chigi dal 1839. Nel 1848, in seguito alla rinuncia dei prìncipi al diritto di giurisdizione, il padre di Ernesto ottiene la nomina a governatore pontificio e contestualmente si trasferisce, con la famiglia, prima nelle Marche, e poi nella provincia bolognese. Docente, ricercatore e organizzatore culturale non solo nell’ambito specifico degli studi linguistici e filologici romanzi, ma più largamente sull’intera gamma delle discipline afferenti agli studi storici sul Medioevo latino, esercitò una grande influenza sulla vita culturale dell’ultimo quarto del XIX secolo, ben al di là dei confini italiani. In particolare, i suoi studi hanno coinvolto alcuni grandi settori quali la filologia italiana e romanza, la linguistica, la paleografia e gli studi storici. Filo rosso della sua ricca produzione sarà sempre l’attenzione al dato documentario sia ai fini della ricostruzione dei testi sia come recupero di preziosi tasselli storici da proiettare sulla fondazione di un’idea di patria. Soriano ha dedicato all’insigne studioso il complesso scolastico cittadino oltre che una via principale del paese. Il Monaci morì a Roma 1 maggio 1918.

LE INIZIATIVE CULTURALI

Grande promotore culturale, aperto a contatti con i più grandi studiosi italiani, europei e americani, diede vita ad una serie di iniziative tra cui:
– la Società romana di storia patria (1876), fondata per «pubblicare documenti illustrativi della storia della città e provincia di Roma in tutti i suoi rapporti dalla caduta dell’Impero alla fine del secolo decimottavo con relativo Bollettino annuale di studi e memorie»;
– l’Istituto storico italiano (1883), poi denominato, dal 1934, Istituto storico italiano per il Medio Evo, avviato su incarico dell’allora ministro dell’Istruzione, per dare «unità e sistema alla pubblicazione de’ Fonti di storia nazionale»;
– la Società filologica romana (1901), costituita per promuovere studi ed edizioni di testi in ambito mediolatino e romanzo;
– la Rivista di filologia romanza (1870), tra le più interessanti iniziative promosse da Ernesto Monaci, avviata con lo scopo di dare vita alla prima rivista italiana specificamente dedicata agli studi romanzi, disciplina allora assente nel sistema universitario italiano. Il periodico, interrotto nel 1876, riappare nel 1878, con il titolo di Giornale di filologia romanza (fino al 1883), poi trasformato in Studj di filologia romanza (1885-1903), condiretto da Cesare De Lollis, e infine, dal 1903, in Studj romanzi.