L’edificio del Museo Civico Archeologico dell’Agro Cimino

I locali che ospitano il “Museo Civico Archeologico dell’Agro Cimino” costituiscono il piano interrato del convento seicentesco dei Padri Agostiniani, visibile già nel dipinto realizzato nel primo quarto del XVIII secolo da Gaspar Van Wittel, del quale faceva parte la chiesa della Santissima Trinità, poi conosciuta come chiesa di Sant’Agostino.

Questa fu edificata tra il 1765 e il 1776 sulle strutture di un preesistente edificio dedicato a San Vincenzo e consacrata al culto solamente nel 1818. I documenti ci parlano di attività ludiche e ricreative condotte dai frati all’interno del convento mentre l’attuale via dei Telari era sede di un vivaio gestito direttamente dagli stessi Agostiniani che vi coltivavano diversi tipologie di piante.
Una volta venuta meno la presenza stabile dell’ordine religioso all’interno del complesso si innescò un contenzioso tra Comune di Soriano nel Cimino e Chiesa circa la proprietà dei locali che alla fine vennero ceduti in gestione dal Comune, riconosciuto come proprietario, alla Chiesa.
Per quanto concerne gli spazi che oggi ospitano il percorso espositivo le notizie sono molto frammentarie e si riferiscono prevalentemente, a periodi molto più recenti e a tradizioni orali. I documenti più antichi riportano che il 16 novembre 1931 iniziarono i lavori di adeguamento dei locali per trasferirvi la caserma dei carabinieri, ma il progetto fu bloccato per l’assenza dei requisiti di sicurezza. A questo punto, stando alle testimonianze orali, i locali sono stati utilizzati per un breve periodo come mattatoio, inserito all’interno della zona residenziale popolare conosciuto come “il quartiere”.
Dopo le ultime ristrutturazioni tutto il complesso interrato compresi gli ambienti ipogei, sono stati destinati dall’Amministrazione Comunale ad accogliere uno spazio espositivo dove esporre reperti provenienti da Soriano nel Cimino e il suo territorio.

 

Nella foto b/n: Il complesso in una foto d’archivio (archivio famiglia Pandimiglio)

Nella foto: Pianta dei locali conservata presso gli archivi dei Padri Agostiniani